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Uiguri: la storia di Kaderei Mireban e della sua famiglia. Dalla Cina a Priverno (Latina)

Il dolore di una madre, l’angoscia di un padre, il violento trauma di 5 figli: a Priverno in provincia di Latina si consuma un dramma che tiene una famiglia con il fiato sospeso tra due mondi: Italia e Cina.

La tormentata storia ha inizio nel 2016, nello Xinjiang, una regione remota della Cina. Una donna di nome Kaderei Mireban


è madre di 5 figli e sta per dare alla luce un’altra vita. Lei ed il marito sono disperati per l’atroce destino che li attende: le autorità comuniste cinesi obbligheranno Kaderei all’aborto forzato. Inoltre la famiglia appartiene alla minoranza etnica degli Uiguri, già da tempo perseguitata in Cina. Non resta che aggrapparsi all’unica speranza rimasta: fuggire. Ma ecco che a dolore si aggiunge altro dolore. La famiglia è costretta a dividersi: non può partire unita. Si tratta di una decisione sofferta ma la vita che Kaderei custodisce nel suo grembo è in serio pericolo. Quattro figli vengono affidati ai familiari in Cina con l’intento di ricongiungersi ai genitori in un secondo momento. Kaderei e il marito partono con il figlio più piccolo e raggiungono l’Italia stabilendosi a Priverno. Sin da subito si adoperano per poter riabbracciare quanto prima i loro bambini rimasti in Cina. Tuttavia La situazione nello Xinjiang precipita vertiginosamente e la coppia non ha più notizie né dei figli né dei famigliari affidatari. Solo nel 2019 i genitori riescono ad entrare in contatto con i loro figli e ad avviare le pratiche per il ricongiungimento familiare. Ma, ancora una volta, il ricongiungimento fallisce a causa di cavilli burocratici e “rimbalzi” amministrativi tra il consolato italiano di Shanghai e quello di Pechino. Ad oggi i 4 figli in Cina sono “ospiti” in un campo di detenzione per bambini mascherato da orfanotrofio. Kadier Mireban può solo appellarsi alla Farnesina affinché si occupi del caso, ma il Ministero è attualmente occupato da Luigi Di Maio esponente del Movimento 5 Stelle, partito particolarmente vicino a Pechino. Ci auguriamo che questa famiglia possa tornare unita e felice al più presto.


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